https://www.pupia.tv - La Polizia e la Guardia di finanza scovano, in provincia di Bologna, 24 'furbetti' che, grazie a false dichiarazioni all'Inps, percepivano, senza averne diritto, il reddito di cittadinanza. I 24, tutti di origine romena, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, e ora rischiano dai due ai sei anni di carcere, e sono stati anche segnalati alla direzione provinciale dell'Inps "per l'immediata revoca dell'erogazione del beneficio e l'attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate, che allo stato ammontano complessivamente a circa 37.000 euro". Le prime 10 denunce, si legge in una nota diffusa dalla Questura bolognese e dalle Fiamme gialle, sono state fatte, il 5 febbraio, dalla Squadra di Polizia giudiziaria del commissariato di San Giovanni in Persiceto.

Le successive indagini, svolte in collaborazione con il Secondo Nucleo operativo metropolitano della Guardia di finanza e con l'Inps, hanno poi consentito di individuare altre 14 persone che avevano ottenuto indebitamente il beneficio economico. In particolare, e' emerso che, per ottenere il reddito di cittadinanza, gli indagati "istruivano le pratiche in patronati convenzionati, presentando autocertificazioni di residenza e dichiarando falsamente di essere residenti in Italia da più di 10 anni, uno tra i requisiti necessari per rientrare tra i beneficiari del reddito di cittadinanza".

Tuttavia, gli investigatori hanno scoperto che "la maggior parte di loro non era presente neppure sporadicamente sul territorio nazionale", e di conseguenza che i 24 erano "riusciti a frodare l'Inps per somme mensili variabili dai 500 agli 800 euro, riscosse regolarmente negli ultimi mesi". Da qui la denuncia e la segnalazione all'Istituto previdenziale per la revoca dell'erogazione del reddito di cittadinanza. (28.04.21)