Permessi. Regolarizzazione dei lavoratori stranieri: tutto fermo. E restano nel limbo
  • 3 anni fa
Così tanti che operano in agricoltura, nel lavoro domestico e in quello di cura restano in nero. Prefetture molto più che a rilento. Vince la burocrazia, lenta e cieca, aiutata dal Covid. Preoccupa anche, secondo la Caritas, la tendenza a non applicare la protezione speciale voluta dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese – Pagani



La campagna di emersione lanciata dal governo a maggio 2020 per regolarizzare i lavoratori stranieri impiegati irregolarmente in agricoltura, nel lavoro domestico e in quello di cura è a rischio. A lanciare l’allarme sono le associazioni che aderiscono alla rete "Ero straniero", che pubblicano oggi un dettagliato dossier denunciando «ritardi gravissimi e stime di tempi di finalizzazione delle domande improponibili». Un documento dettagliato in cui le associazioni chiedono al ministero dell’Interno un intervento immediato per «evitare di trovarsi nuovamente al punto di partenza e vanificare gli effetti del provvedimento straordinario di emersione».

Al 31 dicembre 2020, infatti, delle oltre 207mila domande presentate dai datori di lavoro per l’emersione di un rapporto di lavoro irregolare o l’instaurazione di un nuovo rapporto con un cittadino straniero, sono stati rilasciati solamente 1.480 permessi di soggiorno in tutta Italia. Meno dell’1% del totale. Inoltre, dai dati del ministero dell’Interno analizzati dagli autori del report, emerge che al 16 febbraio 2021 (a sei mesi dalla chiusura della finestra per l’emersione) erano state fatte appena 13.244 convocazioni in Prefettura, una volta ultimata la verifica della correttezza della documentazione allegata. Di queste, 10.701 si sono tradotte in permessi di soggiorno richiesti. Mentre i rigetti sono stati 923 e le rinunce sono state 440.

«In circa quaranta Prefetture non risultano nemmeno avviate le convocazioni e le pratiche sono ancora nella fase iniziale dell’istruttoria. Questi dati, trasportati nella realtà, vogliono dire che 200mila persone sono sospese, ancora in attesa di sapere se la loro domanda andrà a buon fine», denuncia "Ero straniero", campagna cui aderiscono, tra gli altri il Cnca, il Centro Astalli, Oxfam, le Acli, ActionAid e la Casa della carità di Milano.

La situazione nei territori
I dati che "Ero straniero" ha ottenuto da Prefetture e Questure permettono di fotografare in dettaglio la situazione sui diversi territori. A Bari, a fine gennaio, erano 556 le istanze arrivate a conclusione con il rilascio del permesso di soggiorno, su un totale di 4.993 domande ricevute.

Quella di Bari «è una delle situazioni migliori rilevate» ma se si manterranno gli attuali flussi di lavoro (con 12-15 persone convocate al giorno, per garantire condizioni di sicurezza considerata la situazione di emergenza sanitaria) ci vorranno circa 300 giorni lavorativi per concludere le pratiche. A Caserta a metà febbraio erano state effettuate solo 10 convocazioni su un totale di 6.622 domande ricevute. A Roma, al 31 gennaio 2021, su un totale di 16.187 domande ricevut
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