ALLA RAKHA -- TABLA SOLO IN JHAPTAL

  • 3 anni fa

Alla Rakha, (Kashmir e Jammu, 29 aprile 1919 – Mumbai, 3 febbraio 2000), è stato un musicista indiano.
Celebre suonatore di tabla, Rakha ha contribuito a rendere popolare tale strumento al di fuori dell'India.
Ha iniziato a suonare le tabla all'età di 12 anni, mentre viveva con lo zio a Gurdaspur.Poi è divenuto allievo del maestro di tabla Mian Kader Baksh studiando anche canto e musica classica indiana. Negli anni quaranta ha lavorato come musicista di supporto per le colonne sonore e come direttore d'orchestra. Rakha ha raggiunto la fama mondiale negli anni sessanta suonando assieme a Ravi Shankar e particolarmente celebre è stata l'esibizione dei due musicisti al Festival di Monterey del 1967. Due anni più tardi ha partecipato, sempre con Shankar, al festival di Woodstock. Mickey Hart dei Grateful Dead lo ha definito "l'Einstein del ritmo" Il primo agosto del 1971 ha preso parte al Concert for Bangladesh assieme a vari nomi noti del panorama rock, fra cui George Harrison, Bob Dylan ed Eric Clapton. Oltre ai sopracitati, Rakha ha collaborato con molti artisti di musica indiana fra cui Ali Akbar Khan, Vasant Rai e Aashish Khan. Alla Rakha è morto il 3 febbraio 2000 nella sua residenza a Mumbai per un attacco cardiaco.
L’arte ritmica nella tradizione musicale classica indiana si contraddistingue per la grande ricchezza e complessità. Tra gli strumenti più diffusi e conosciuti della musica colta e popolare dell’India settentrionale troviamo una coppia di tamburi con diverso diametro chiamati tablā. I tablā sono appoggiati a terra e vengono rispettivamente chiamati: dāyān (dāhinā, destra) o semplicemente tablā, suonato con le dita e palmo della mano destra e, bāyān (sinistra) suonato con le dita e il palmo della mano sinistra. Il dāyān è intonato sulla tonica o dominante, mentre il bāyān viene intonato una quinta o un’ottava sotto di esso. Insieme, dāyān e bāyān coprono lo spetto sonoro di circa un’ottava. La tecnica percussiva è strettamente legata alla tradizione orale e si serve di sillabe mnemoniche (bol) cui corrispondono differenti configurazioni delle mani. Il tempo, nella cultura musicale indiana, è concepito in maniera circolare e il punto di partenza (sām) di ogni ciclo ritmico (tāla) coincide con il punto di arrivo .

In questo video Ravi Shankar , uno dei più riconosciuti e talentuosi suonatori di sitār, introduce il pubblico inglese (Londra 1978) alla tecnica percussiva dei tablā mostrando come tenere il tempo attraverso il battere e il levare delle mani. Al fianco di Shankar, Ustad Alla Rakha, padre di Zakir Hussein, suona un ciclo ritmico in 10 tempi chiamato japtāl, dopo averne enunciate le sillabe mnemoniche (bol) che lo cotraddistinguono.

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