Carcere Ranza, presunte torture. Salvini: ''Fate vedere il video a tutti'' (26.09.19)

  • 4 anni fa
https://www.pupia.tv - Salvini, in visita al carcere di Ranza, commenta l’inchiesta, nata dalle denunce di alcuni detenuti, che ha coinvolto 15 agenti di Polizia penitenziaria per il presunto pestaggio ai danni di un detenuto tunisino. L’ex ministro dell’Interno ha portato “la solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Polizia penitenziaria e rendersi conto delle loro condizioni lavorative”. “Mi risulta che ci sia un video sulle presunte torture. Allora lo facciano vedere a tutti, così che il popolo italiano possa farsi una sua idea”.

Proprio sul video in questione, a “La Nazione” ha parlato l’avvocato di uno dei protagonisti delle indagini, passato alle cronache con il nomignolo “Lo sfregiato”, uno degli ispettori capo indagati per il reato di tortura e per lesioni. “Chissà perché lo chiamano così - rivela il suo difensore, l’avvocato Sergio Delli - visto che non ha nessun segno nel viso. Quando ho letto le oltre 500 pagine di motivazioni per la misura cautelare decisa nei confronti del mio assistito (la sospensione per quattro mesi dal servizio n.d.r.), è come se vivessi un brutto sogno. Per fortuna il carcere di Ranza è completamente monitorato da telecamere e ci sono i video anche sul presunto pestaggio. Lo abbiamo visto, non c’è nulla di quelle scene descritte nell’ordinanza”.

L’avvocato Delli dà la sua verità su quel trasferimento del detenuto tunisino nell’ottobre dell’anno scorso. “E’ stato un trasferimento normale, secondo le modalità nei confronti di detenuti pericolosi e in isolamento. Il tunisino urlava in continuazione, ingiuriava le religioni, scatenando le ire degli altri detenuti. Lungo quel corridoio c’era un’agitazione estrema, nel video si vede che i due agenti cadono assieme al detenuto, seminudo perché stava andando a fare la doccia, e un agente dietro gli mette le ginocchia sulle costole”. Una ricostruzione che il legale supporta con quel video che diventerà pubblico a breve. “Nei prossimi giorni chiederemo la revoca della sospensione, sarà il gip a decidere. Ma siamo tranquilli - conclude l’avvocato Delli - il processo si farà. E non chiederemo nessun patteggiamento”. (26.09.19)

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