Pontida 2019, Salvini Tenetevi la poltrona, questa è l’Italia che vincerà (15.09.19)

  • 5 anni fa
https://www.pupia.tv - "Il popolo non è scemo e vi manda a casa. Questa è l’Italia che vincerà". Matteo Salvini si riprende la scena e dal palco di Pontida infiamma fan e sostenitori della Lega. Lega che in un mese è passata dal governo all’opposizione, dopo la crisi (innescata proprio dal leader leghista) che ha portato alla nascita del Conte bis. "Se smonteranno il decreto Sicurezza sarà un'altra occasione di referendum. Che sia il popolo a opporsi alle scelte del palazzo", ha detto Salvini. A Pontida affluenza in aumento rispetto agli ultimi anni, si parla di 80mila o addirittura 100mila presenti. Ma non sono mancati i momenti di tensione, con gli insulti a Gad Lerner e l’aggressione a un videomaker.

"La forza di essere liberi!" in blu e giallo con il tricolore italiano sulla sommità è lo slogan che occupa il fondale del palco della cittadina bergamasca dove si tiene il raduno del partito. Si legge anche in più punti il mantra "Prima gli italiani". "Pontida 2019" è, invece, la scritta in verde e sfondo bianco sul prato. In migliaia i militanti del Carroccio sul pratone. Si vedono diverse magliette verdi, alcuni tricolori, i vessilli della Liga veneta e della Lega Lombarda. Tra gli striscioni affissi di fronte al palco "Saronno" con accanto il simbolo del sole delle Alpi, "Con Matteo Salvini liberiamo le Marche" e "Lega Livorno".

"Vengo qui da 26 anni e una giornata così non l'ho mai vista, colonne enormi di auto, di pullman. Qualcuno immaginava una giornata triste, invece sarà una Pontida mai vista. Vogliamo un governo del popolo contro un governo del palazzo", ha detto Salvini prima di salire sul palco. Gli alleati del centrodestra "sono d'accordo con un referendum sulla legge elettorale. Ne avevo parlato con entrambi", ha detto il leader leghista, aggiungendo che "io voglio che ogni italiano sappia per chi vota, senza che ci siano partitini che tengono in ostaggio il Paese".

"Il problema è che l'Italia torna ad essere un campo profughi. Lo vedremo nelle prossime settimane. Le Ong hanno festeggiato. - ha detto l'ex ministro dell'Interno – Se smonteranno il decreto Sicurezza sarà un'altra occasione di referendum, perché sia il popolo ad opporsi alle scelte del palazzo. Sull'immigrazione la vede grigia nei prossimi mesi, la vedo male".

Non è mancata poi una stoccata all'ex alleato di governo. "Oggi non vorrei essere un Di Maio che va col cappello in mano nelle sedi del Pd in Umbria, in Emilia e in Calabria a chiedere due posticini, preferisco essere Salvini", ha detto il leader della Lega, aggiungendo "che triste fine per chi voleva la rivoluzione". "Si rassegnino - ha aggiunto - perché in Umbria c'è una voglia di cambiamento dopo 50 anni di sinistra e i trucchetti di palazzo non valgono nulla. Mi dispiace per i milioni di italiani che hanno votato 5 Stelle pensando al cambiamento si vedono ridotti a chiedere due posticini al Pd per non scomparire. Ognuno è artefice del suo destino. Lascio a loro la disperazione, io mio tengo la nostra v

Consigliato