Russia, i 100 della rivoluzione

  • 7 anni fa
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In Russia i cent’anni della rivoluzione di ottobre sono stati celebrati con toni compassati.

Lontani i fasti delle cerimonie sotto il regime sovietico. Nelle poche commemorazioni che hanno visto la partecipazione di un grande pubblico si è evitato di toccare temi delicati.

Il partito comunista, il più grande partito d’opposizione, ha riunito migliaia di aderenti per un corteo che ha visto in prima fila Marx, Lenin e Stalin.

Il suo leader Gennadi Zyuganov:

“Possiamo ottenere tutto, ma sotto la bandiera di Lenin, sotto la bandiera della vittoria, sotto la bandiera della Rivoluzione d’Ottobre. Nel 1991con la dissoluzione dell’Unione Sovietica siamo stati tutti traditi, ma non abbiamo rinunciato e siamo rimasti uniti nel Partito comunista della Russia “.

Delegazioni provenienti da vari parti del mondo, tra cui l’Italia, hanno partecipato alla manifestazione:

“Ogni giorno tocchiamo con mano come il capitalismo divida le nostre società e ci renda poveri, per cui sì, la rivoluzione è ancora nella nostra agenda”.

“Non è un’idea vecchia, al contrario è un’idea di estrema modernità. Funziona; possiamo rispondere alle domande attuali spiegare cosa ssta succedendo. Possiamo trovare risposta nel marxismo leninismo”.

L’anniversario è stato quasi disdegnato dalla stampa, pochi i giornali che hanno dedicato un titolo in prima pagina; Vladimir Putin ha evitato qualsiasi evento dedicato al centenario, partecipando piuttosto all’apertura di una nuova chiesa.

“Stando a un sondaggio dedicato a quest’anniversario, molti russi sono favorevoli a un cambiamento che si iscriva nel solco di una evoluzione. Ma più del 90% è contrario a una nuova rivoluzione”,Galina Polonskaya.

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