Sutherland Springs, Texas: una comunità in lutto

  • 6 anni fa
Un piccolo villaggio sotto gli occhi del mondo. Sutherland Springs è il simbolo di un’America in lutto per l’ennesima volta. Storia di un’eterno ritorno fatto di violenza, di carnefici e di vittime. Ventisei croci per le 26 vittime della strage nella chiesa battista in un cui, in pochi minuti, si è consumata la tragedia che ha sconvolto l’intera comunità, meno di 400 abitanti.

Tra le vittime, Annabelle, 14 anni, la figlia del pastore Frank Pomeroy che domenica, caso eccezionale, non era in città. “Non abbiamo perduto soltanto Annabelle. La maggior parte della famiglia della nostra chiesa non c‘è più. E quelli tra noi che sono rimasti hanno perso tutto. È talmente insensata questa tragedia che la nostra Annabelle non avrebbe sopportato di perdere tante persone. Vi prego, non scordate Sutherland Springs”.

La più giovane delle vittime aveva 5 anni; la più anziana 72. In questo angolo d’America, la tragedia è arrivata nelle case di ciascuno.

Sue, residente di Sutherland Springs, è la sorella di Rosanne che nella sparatoria è rimasta ferita ad una spalla: “Qui tutti conoscono tutti, è un piccolo paese e nessun s’immagina che qualcosa del genere possa succedere in un posto come questo. Lo dicevo con mia sorella: perchè, perchè qui, nel nostro villaggio? Qui non succede mai niente e poi all’improvviso una cosa del genere. Che tristezza”.

Ieri gli abitanti di Sutherland Springs si sono radunati in una veglia di preghiera per le vittime.

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