Sequestrata a Gioia Tauro la droga dell'Isis

  • 7 anni fa
Oltre 24 milioni di compresse della cosiddetta ‘droga del combattente’ sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza italiana nel porto di Gioia Tauro. Una partita del valore di 50 milioni di euro diretta in Libia e la cui vendita doveva servire a finanziare – secondo gli inquirenti – i jihadisti dell’Isis.

Le compresse di tramadolo, sostanza oppiacea sintetica, provenivano dall’India. Il tramadolo viene chiamato “droga del combattente”, hanno spiegato gli investigatori, perché viene usato sia come eccitante che per aumentare le capacità di resistenza allo sforzo fisico.

Il traffico della sostanza viene gestito direttamente dall’Isis per il finanziamento delle proprie attività in ogni parte del mondo. Inoltre, parte dei proventi illeciti provenienti dalla vendita sarebbero destinati a sovvenzionare gruppi eversivi e di estremisti operanti in Libia, Siria e Iraq.

L’operazione si è avvalsa anche della collaborazione della Dea negli Stati Uniti.