Madrid: "non c'è stato alcun referendum"
- 7 anni fa
“Continuare con questa farsa del referendum sulla secessione da Madrid non ha senso e non porterà a nessun risultato”. Non usa mezzi termini il governo spagnolo. La vicepremier Soraya Saenz de Santamaria, ha affermato che in Catalogna “non c‘è stato alcun referendum. Quello che è accaduto è qualcosa che non ha alcun senso, è irrazionale, un voto senza alcuna prospettiva.”
No es momento de cálculo electoral. El Estado está haciendo un esfuerzo muy grande porque la ley se respete— Sáenz de Santamaría (@Sorayapp) October 1, 2017
Un appello forte e chiaro ai partiti politici che lo sostengono a fare un passo indietro. Il vice primo ministro ha quindi difeso, senza se e senza ma, l’operato degli agenti spagnoli intervenuti ai seggi affermando che hanno agito con “professionalità” e “proporzionalità. Secondo la Santamaria, l’obiettivo delle loro azioni non era diretto contro la gente, o contro i civili ma contro il referendum e i seggi elettori. “Il corpo della polizia ha sempre cercato di proteggere i diritti e la libertà del popolo. Non capisco come il presidente del governo catalano abbia vissuto finora”, ha aggiunto il vice primo ministro. Una frecciata per sottolineare che la democrazia spagnola non funziona così. “È passato molto tempo”, ha aggiunto la vicepremier, “da quando gli spagnoli hanno rovesciato la dittatura. La legge oggi segue regole democratiche, le stesse che si applicano nei tribunali e che sono alla base del lavoro delle forze di sicurezza.”
Hoy hemos asistido a un acto inconstitucional, antidemocrático y contrario a nuestras normas de convivencia— Sáenz de Santamaría (@Sorayapp) October 1, 2017
Un braccio di ferro che ha portato gettato il Paese nel caos più totale, con incidenti e scontri. Non solo politici ma anche tra sostenitori del referendum e agenti di polizia.
Todo es una cuestión de defender siglos de convivencia y décadas de estabilidad dentro de una democracia consolidada y fuerte— Sáenz de Santamaría (@Sorayapp) October 1, 2017
No es momento de cálculo electoral. El Estado está haciendo un esfuerzo muy grande porque la ley se respete— Sáenz de Santamaría (@Sorayapp) October 1, 2017
Un appello forte e chiaro ai partiti politici che lo sostengono a fare un passo indietro. Il vice primo ministro ha quindi difeso, senza se e senza ma, l’operato degli agenti spagnoli intervenuti ai seggi affermando che hanno agito con “professionalità” e “proporzionalità. Secondo la Santamaria, l’obiettivo delle loro azioni non era diretto contro la gente, o contro i civili ma contro il referendum e i seggi elettori. “Il corpo della polizia ha sempre cercato di proteggere i diritti e la libertà del popolo. Non capisco come il presidente del governo catalano abbia vissuto finora”, ha aggiunto il vice primo ministro. Una frecciata per sottolineare che la democrazia spagnola non funziona così. “È passato molto tempo”, ha aggiunto la vicepremier, “da quando gli spagnoli hanno rovesciato la dittatura. La legge oggi segue regole democratiche, le stesse che si applicano nei tribunali e che sono alla base del lavoro delle forze di sicurezza.”
Hoy hemos asistido a un acto inconstitucional, antidemocrático y contrario a nuestras normas de convivencia— Sáenz de Santamaría (@Sorayapp) October 1, 2017
Un braccio di ferro che ha portato gettato il Paese nel caos più totale, con incidenti e scontri. Non solo politici ma anche tra sostenitori del referendum e agenti di polizia.
Todo es una cuestión de defender siglos de convivencia y décadas de estabilidad dentro de una democracia consolidada y fuerte— Sáenz de Santamaría (@Sorayapp) October 1, 2017