Catalogna: Madrid ribadisce la richiesta di annullare il referendum
Restano inconciliabili le posizioni del governo spagnolo e delle autorità catalane a pochi giorni dal referendum sull’indipendenza della regione autonoma.
In un incontro a Barcellona, il segretario di Stato spagnolo ha ribadito la richiesta di sospensione della consultazione, dichiarata illegale dal tribunale costituzionale, e ha chiesto ai rappresentati catalani di smetterla con l’atteggiamento di “disobbedienza” permettendo alle forze dell’ordine di impedire il voto.
“L’iniziativa di domenica prossima è stata dichiarata illegale dalla Corte Costituzionale e l’autorità giudiziaria chiede che venga evitata”, dice il segretario di Stato spagnolo alla sicurezza José Antonio Nieto. “Questa è la nostra posizione in base alla quale agiremo con assoluta determinazione per realizzare questo obiettivo”.
Madrid ha preso il controllo delle operazioni di polizia in Catalogna e ha dispiegato 10.000 agenti.
“L’impegno del governo catalano è molto chiaro, vogliamo che la gente possa votare”, ribadisce Joaquim Forn, ministro dell’Interno catalano. “Ma dobbiamo anche accettare che abbiamo una forza di polizia con responsabilità legali.Non possiamo dimenticarlo, dobbiamo mettere in pratica i nostri impegni senza creare problemi più grandi di quelli che dovremmo evitare”.
Gli indipendentisti accusano la Commissione Europea di sostenere, senza dirlo chiaramente, le politiche di Madrid e le chiedono una mediazione. Richiesta pronunciata anche dalla sindaca di Barcellona Ada Colau, contraria all’indipendenza ma critica con le azioni intraprese da Madrid come l’arresto di funzionari catalani e la chiusura di siti internet.
In un incontro a Barcellona, il segretario di Stato spagnolo ha ribadito la richiesta di sospensione della consultazione, dichiarata illegale dal tribunale costituzionale, e ha chiesto ai rappresentati catalani di smetterla con l’atteggiamento di “disobbedienza” permettendo alle forze dell’ordine di impedire il voto.
“L’iniziativa di domenica prossima è stata dichiarata illegale dalla Corte Costituzionale e l’autorità giudiziaria chiede che venga evitata”, dice il segretario di Stato spagnolo alla sicurezza José Antonio Nieto. “Questa è la nostra posizione in base alla quale agiremo con assoluta determinazione per realizzare questo obiettivo”.
Madrid ha preso il controllo delle operazioni di polizia in Catalogna e ha dispiegato 10.000 agenti.
“L’impegno del governo catalano è molto chiaro, vogliamo che la gente possa votare”, ribadisce Joaquim Forn, ministro dell’Interno catalano. “Ma dobbiamo anche accettare che abbiamo una forza di polizia con responsabilità legali.Non possiamo dimenticarlo, dobbiamo mettere in pratica i nostri impegni senza creare problemi più grandi di quelli che dovremmo evitare”.
Gli indipendentisti accusano la Commissione Europea di sostenere, senza dirlo chiaramente, le politiche di Madrid e le chiedono una mediazione. Richiesta pronunciata anche dalla sindaca di Barcellona Ada Colau, contraria all’indipendenza ma critica con le azioni intraprese da Madrid come l’arresto di funzionari catalani e la chiusura di siti internet.
Category
🗞
Novità