Lotta all'estremismo dentro e fuori dal ring

  • 7 anni fa
La cura della box

Usman Raja è un allenatore di box. Adesso sta allenando un potenziale campione di pesi leggeri. Negli ultimi 8 anni ha ingaggiato anche un’altra lotta.

Usman lavora con ex terroristi condannati che scontano in prigione o ai domiciliari. Ha lanciato la sua Unity Initiative nel 2009. Da allora è riuscito a sottrarre alla radicalizzazione decine di terroristi condannati e di estremisti islamici. Molto del suo lavoro l’ha fatto sul ring.

“ Questo è combattere – ci spiega Raja – Quando sei negli ambienti dei reclusi da cui questi ragazzi provengono ti adegui a questo ambiente di violenza. Stiamo parlando di persone che vengono letteralmente prese per il collo con le preghiere del venerdi’. Quando questi ragazzi vengono qui rilevo l’aggressione di cui sono stati fatti oggetto e l’istinto di sopravvivenza che hanno coltivato e che li ha distrutti, la sfida è quella di riportarli in una prospettiva piu’ sana”.

Nonostante il suo tasso di successi la recente ondata di terrorismo nel Regno Unito e in Europa accende i riflettori sul radicalismo nelle prigioni. Molti degli aggressori escono dal carcere.

Quanti sono i terroristi?

Valery Zabrinsky: La radicalizzazione è in aumento nelle prigioni? È difficile dirlo perché non disponiamo di statistiche chiare. E cosa succede ai detenuti una volta usciti dal carcere con i loro tentativi di reintegrarsi nella società?

Si stima che ci siano 130 terroristi condannati nelle prigioni britanniche. Tuttavia in numero crescente individui condannati per terrorismo stanno tornando in libertà dopo aver scontato la loro pena. La cosa è diventata un rompicapo per i servizi di sicurezza britannici perchè c‘è il rischio di piu’ attachi terroristici come quello avvenuto a Westminster in marzo.

In questa moschea dell’East London, Usman lavora con i membri della comunità per identificare e aiutare coloro che si ritiene siano i piu’ sensibili all’estremismo.

Opera inoltre con funzionari di polizia, imam ed ex prigionieri che collaborano per la lotta alla radicalizzazione, persone come Jordan Horner.

Jordan è stato due volte in prigione per le sue “ronde mussulmane” che servivano a rafforzare la diffusione della Sharia fra i londinesi cercando di spaventarli su YouTube.

London’s ‘Muslim Patrol’ aims to impose Sharia law in East London https://t.co/nw8EYAPxo8 via YouTube— wamiq hussain sheikh (wamiq_sheikh) 6 aprile 2017

JORDAN HORNER, ex terrorista: “Quando entri nel sistema carcerario e sei già noto per certe azioni e determinate situazioni non sei in quella categoria di persone che si tenta di radicalizzare. Anzi è l’opposto. Piuttosto c’era la preoccupazione che io cercassi di radicalizzare gli altri. Quindi, durante la mia detenzione sono stato trasferito molte volte, tenuto in segregazione. Ho svolazzato di qua e di là spostandomi in diverse zone del Regno Unito e sono finito a Belmarsh, una prigione di massima sicurezza. Ad essere sincero la cosa ha cementato solo le mie conv

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