Referendum in Turchia, vittoria risicata per Erdogan. Paese diviso in due
  • 7 anni fa
Non lo si può certo considerare un trionfo ma alla fine Recep Tayyip Erdogan ha vinto, diventando un ‘super-presidente’, in una Turchia spaccata in due. I “Sì” al referendum costituzionale sono stati il 51,2% contro il 48,7 dei “No”. A decidere la vittoria di Erdogan e del suo partito l’AKP è stato ancora una volta lo zoccolo duro dei suoi sostenitori nell’Anatolia islamica e tradizionalista. Al presidente hanno voltato le spalle le grandi metropoli, ma anche i curdi, duramente colpiti dalla repressione prima e dopo il fallito golpe della scorsa estate.

#BREAKING #Turkeyreferendum #Erdogan camp set to win after most votes counted #Turkey #turkeyschoice pic.twitter.com/SCatht2k9D— Manoj (@PassionForNews) April 16, 2017

Una vittoria risicata ma sufficiente a cambiare il volto del Paese. Erdogan, definito dai suoi avversari il “Sultano”, ha già detto di essere pronto a chiamare un nuovo referendum e questa volta sulla permanenza di Ankara come Paese candidato alla Ue. e poi di essere pronto a un altro voto referendario: quello sulla reintroduzione della pena di morte, una misura eliminata nel 2004. Il Presidente ora potrà assumere anche i poteri esecutivo, giudiziario e legislativo, senza più controlli da parte dell’Assemblea di Ankara. Di fatto il Paese si avvia così a diventare una autocrazia di stile mediorientale. Senza contare che Erdogan potrebbe a rimanere in carica fino al 2029, o addirittura fino al 2034.

Intanto mentre a Istanbul i sostenitori di Erdogan sono scesi in piazza per festeggiare il risultato, l’opposizione parla di brogli elettorali, sostenendo che un alto numero di certificati non presenterebbero il timbro ufficiale.

BREAKING: Turkey’s main opposition party says it will challenge 37 percent of the votes counted in the referendum.— The Associated Press (@AP) April 16, 2017

President RT_Erdogan claims victory in the #Turkeyreferendum , opposition says it will challenge the result https://t.co/sm1YwaX34c— euronews (euronews) April 16, 2017
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