Israele: arrestato il presunto responsabile delle minacce alle comunità ebraiche di Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda
  • 7 anni fa
È comparso davanti al giudice, il diciannovenne israeliano arrestato dalla polizia ad Ashkelon (Ascalona), a sud di Tel Aviv. Il giovane con doppia nazionalità israeliana e statunitense è accusato di aver ripetutamente creato il panico lanciando falsi allarmi telefonici sulla presenza di bombe in luoghi pubblici, centri sociali di Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.

“Si tratta di un giovane – spiega Galit Bash, il suo legale – che, date le sue gravi condizioni mediche, non ha prestato servizio nell’esercito, non è andato alle scuole superiori né alle elementari. Questa è una delle cose su cui il giudice ha chiesto alla polizia di indagare, di parlare ai dottori, di avere più documenti e di controllare la sua situazione medica”.

Secondo le autorità israeliane e statunitensi il ragazzo sarebbe il responsabile dell’ondata di allarmi bomba in diversi Jewish Community Center negli Stati Uniti. La polizia cibernetica avrebbe trovato nel suo appartamento almeno cinque computer, tutti collegati fra loro, che servivano per mascherare la voce e per nascondere la provenienza delle chiamate. Arrestato anche il padre del diciannovenne. I due rimarranno in custodia cautelare fino al 30 marzo, quando compariranno nuovamente in tribunale.

Israel's bomb threat arrest leads to varied Jewish verdicts https://t.co/41zHKEzNwp— Haaretz.com (@haaretzcom) March 23, 2017
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