Il Grande Fratello nel Regno Unito diventa realtà. Per legge.

  • 7 anni fa
Questo divertente video è stato girato nelle strade di Londra dall’organizzazione britannica per la difesa dei diritti civili Liberty, che ha scelto un tono leggero per trattare un argomento molto serio: la nuova legge sulla sorveglianza, o Investigatory Powers Act. Soprannominata “legge dei ficcanaso”, punta a rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo.

In che modo? Consentendo ai servizi di polizia e d’intelligence, ma anche a più di 40 servizi pubblici, che vanno dall’agenzia di sicurezza alimentare ai servizi sanitari agli enti previdenziali, di accedere ai dati personali della popolazione. Una situazione mai vista prima, e scandalosa per Liberty e altre piattaforme di difesa del cittadino, dice l’attivista Silkie Carlo: “Possono accedere ai dati relativi alle nostre comunicazioni, a chi inviamo un’email, a chi telefoniamo, a chi mandiamo un sms, e a tutte le nostre attività su internet, per scopi che riguardano reati non gravi. Non è nemmeno necessario identificare chi viene sorvegliato. Quindi la polizia e le agenzie d’intelligence possono accedere a un computer o a migliaia di computer senza il bisogno di identificare i bersagli dell’operazione, e nemmeno di comunicarlo a chi ha subito l’attacco informatico. Questo significa che ci saranno migliaia di persone sotto sorveglianza, che potrebbero subire intrusioni nella loro vita privata, o intercettazioni telefoniche, senza mai venirlo a sapere”.

Tra le misure più controverse, l’obbligo per fornitori di servizi telefonici e internet di conservare per un anno la cronologia dei browser di tutti gli internauti. Poteri giudicati eccessivi lo scorso dicembre dalla Corte di giustizia europea, che ha condannato lo stoccaggio generalizzato e indiscriminato dei dati. La sentenza potrebbe costringere il governo britannico a modificare la legge, fintanto che la Brexit non ha fatto il suo corso.

David Anderson, avvocato revisore della legislazione anti-terrorismo del Regno Unito, è stato incaricato di valutare l’utilità dei nuovi poteri. Ammette che le misure di salvaguardia della privacy sono migliorabili, ma è convinto che la conservazione dei dati consenta di migliorare la sicurezza della popolazione: “Tutti i poteri che la polizia e i servizi d’intelligence usano o vogliono usare in questo paese sono ora scritti chiaramente nero su bianco. Non era così prima e non è così nella maggior parte dei paesi. Le mie conclusioni, basate su una sessantina di casi di studio dettagliati, sono che questi poteri sono davvero utili. Per esempio nell’ambito della cyber-difesa, contro potenze straniere ostili, in caso di sequestro di ostaggi o per le indagini sulle persone scomparse, e naturalmente per le indagini su reati gravi”

Ma sull’efficacia della sorveglianza di massa il dibattito è aperto.

Nel 2013, l’uccisione del soldato britannico Lee Rigby commesso da due estremisti islamici nelle strade di Londra aveva sconvolto il pubblico. I due erano noti ai servizi d’intelligence

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