Diritto all'oblio digitale, la lotta di Mario diventata legge europea
  • 7 anni fa
Non volete che la vostra vita privata sia a disposizione di tutto il mondo sui motori di ricerca contro la vostra volontà? Siete stufi di quei social media che diffondono false informazioni rovinando la vostra reputazione? Non preoccupatevi. Potete prendere in mano il controllo della vostra esistenza virtuale. In Europa c‘è, infatti, un nuovo fondamentale diritto. Il diritto ad essere dimenticati.

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Cosa significa? Grazie a Mario, uno spagnolo di Coruña, il diritto all’oblio è diventato reale.

*Hans Von der Brelie, giornalista euronews: *
“Mario è l’uomo che ha messo in ginocchio google. La sua storia mi incuriosice molto”.

_ Mario era veramente seccato. Quando digitava il suo nome su google si ripresentava un fatto degli anni Novanta, quando la sua abitazione fu messa all’asta in un procedimento per la riscossione coatta di contributi. Mario ha chiesto a google di far sparire il suo nome da questi vecchi archivi. La battaglia di Mario contro il gigante del web è durata sei anni. Nel 2014 la Corte europea di giustizia, però, ha pubblicato una sentenza storica: Mario ha il diritto a essere dimenticato. _

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*Hans Von der Brelie: *
“Lei ha cambiato l’Europa e un po’ il mondo. Ci dica perché lo ha fatto”.

*Mario Costeja Gonzalez, reputaciondigital.online : *
“Google mi ignorava. Come europei non potevamo fare niente. Era necessario aprire un porta e cambiare: quando hai un problema con un motore di ricerca, come europeo, ti devi rivolgere agli Stati Uniti ed è difficile, poi, fronteggiare un gigante che ha dietro forti lobby. Questa situazione non era normale: le grandi compagnie tecnologiche e i motori di ricerca si comportavano come fossero in un far west senza legge, facevano come volevano. C’era veramente bisogno di una legge.”

_ L’onnipresenza degli smartphone, il cambiamento di comportamenti verso un’imprudente condivisione totale e l’ubiquità delle reti sociali, genera un disordinato e continuo flusso di messaggi e foto privati. La sentenza della Corte di giustizia europea sulla protezione dei dati rafforza i diritti delle persone, proteggendone le informazioni personali. In ogni dove siano inviate, processate o custodite, anche se fuori dall’UE. Quando un europeo non vuole più che i suoi dati vengano pubblicati, può chiederne la cancellazione.

La percezione del rischio e i timori dei cittadini, secondo le statistiche dell’Eurobarometro

A Madrid incontriamo l’avvocato di Mario. Fa notare alcuni problemi: il diritto ad essere dimenticati vale per i cittadini europei, come Mario, e non per le personalità pubbliche. Ma come si definisce esattamente una personalità pubblica? Secondo problema: quanti anni devono passare prima che un’informazione possa essere considerata obsoleta?
Il regolamento privacy UE votato dal parlamento europeo e dal consiglio dei ministri, il prossimo anno sarà in vigore. _

*Hans Von der Brelie: *
“Esat
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