'Ndrangheta, 18 arresti: coinvolti politici e imprenditori (07.12.16)
  • 7 anni fa
http://www.pupia.tv - Diciotto arresti tra la provincia di Reggio Calabria – in particolare nell’area del basso Jonio Reggino – a Roma, Ascoli Piceno e in provincia di Urbino. E’ il bilancio dell’operazione ‘ecosistema’ svolta dai carabinieri di Reggio Calabria, nei confronti di 18 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di: concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, violenza privata, estorsione, illecita concorrenza con minaccia; tutte ipotesi aggravate dall’aver agito con modalità mafiose e per agevolare la cosca di riferimento.

Tra le altre accuse falsa testimonianza, corruzione per l’esercizio della funzione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo. Arresti domiciliari per il sindaco di Bova Marina, centro della costa ionica reggina, Vincenzo Crupi, nell’ambito dell’operazione “Ecosistema”.

Il sindaco è accusato di corruzione, in merito all’appalto per la raccolta dei rifiuti nel suo comune. Oltre al sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, ai domiciliari per turbata libertà del procedimento, vi sono anche altri amministratori, dirigenti ed ex amministratori di altri comuni della fascia jonica reggina coinvolti a vario titolo nell’ambito dell’operazione Ecosistema, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo.

Il vicesindaco di Brancaleone, Giuseppe Benavoli, è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver commesso un atto contrario ai doveri d’ufficio. Oltre al vicesindaco sono coinvolti anche due assessori di Brancaleone: l’assessore all’ambiente, Marino, raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora per corruzione per un atto d’ufficio, e l’assessore al turismo, Alfredo Zappia, agli arresti domiciliari con l’accusa di aver commesso un atto contrario ai doveri d’ufficio. Obbligo di dimora anche per l’assessore allo sport e turismo del Comune di Condofuri, Salvatore Trapani, con l’accusa di corruzione per un atto d’ufficio.

L’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, è ai domiciliari per turbativa d’asta per la gara d’appalto dei rifiuti del Comune di Melito Porto Salvo. Ai domiciliari anche l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Melito Porto Salvo, ing. Maisano, per turbativa d’asta. Ai domiciliari anche un dirigente della Provincia di Reggio Calabria, Carmelo Barbaro, per turbativa d’asta.

Figura centrale dell’indagine è l’imprenditore Rosario Azzarà, amministratore della società “Ased”, che si occupa della raccolta rifiuti, raggiunto dalla misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il consigliere regionale della Calabria Francesco Cannizzaro, eletto nella lista della Casa della libertà, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’operazione “Ecosistema”.

E’ stato lo stesso esponente politico del centrodestra a rendere noto che “questa mattina alle 7.50 mi è stata notificata dai carabinieri una informazione di garanzia a firma del pm della Dda di Reggio Calabria Antonio De Bernardo dal quale si evince che sono indagato per un’ipotesi di reato inerente il vantaggio che avrei ottenuto da parte della cosca Paviglianiti di San Lorenzo in cambio di un appoggio elettorale in mio favore”.

Cannizzaro ha evidenziato la fiducia nell’operato della magistratura: “Per quanto sia scontato aver la massima fiducia degli organi inquirenti – ha detto – vorrei esternare, accanto alla mia altrettanto scontata serenità personale e professionale, che sono sin da questo momento a disposizione degli organi inquirenti per essere interrogato, ascoltato, sentito affinchè si possa chiarire la vicenda in maniera tempestiva e senza che si lasci alcuna ombra su quello che è il mio percorso ed impegno politico sin dalla mia primissima esperienza”. (07.12.16)
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