Ucraina: il limbo dei detenuti

  • 8 anni fa
Il cosidetto accordo di Minsk firmato nel 2014, sulla fine della guerra tra i ribelli filorussi e le forze ucraine, fa acqua su molti fronti, ma quello relativo alla liberazione e lo scambio dei prigionieri è il più insidioso. I numeri sui detenuti trattenuti dai due schieramenti non coincidono.

L’ Osce, il mediatore degli accordi di pace, non può imporre lo scambio dei prigioneri, mentre Kiev e i separatisti filorussi non arrivano neanche ad accordarsi sulla lista dei prigionieri.

Entrambe le parti sembrano utilizzare la questione dei detenuti per forzare concessioni su altri argomenti di natura politica.Tra questi:l’organizzazione di elezioni nella regione controllata dai ribelli e il ripristino del pieno controllo da parte dell’Ucraina al confine con la Russia.

Amnesty International e Human Rights Watch sostengono che i due gruppi abbiano volontariamente imprigionato dei civili, talvolta detenendoli per mesi in carceri non riconosciuti dalle autorità. Volodymyr Zhemchugov è stato da poco liberato dopo la cattura da parte degli uomini dall’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. L’uomo è rimasto in prigione per oltre 11 mesi, durante i quali ha dichiarato di aver subito delle torture.