Trump in Messico afferma diritto Usa a costruire muro. Peña Nieto: noi non lo pagheremo

  • 8 anni fa
Lui non vuole i messicani, l’altro non vuole le armi e i dollari che finiscono nelle casse della criminalità. Il dialogo tra Donald Trump e il Presidente messicano Enrique Peña Nieto ha molto della discussione tra sordi. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha affermato il diritto degli Usa a proteggere la propria frontiera costruendo un muro. Non ha tuttavia esternato l’idea, lanciata nei giorni scorsi, che a pagare debba essere il Messico.

“Riconosciamo e rispettiamo il diritto di ciascun Paese di costruire una barriera fisica o un muro lungo i propri confini per fermare il passaggio illegale di persone, di droga, di armi. La cooperazione per il raggiungimento di questo obiettivo condiviso e comune ha come scopo fondamentale la sicurezza per tutti i cittadini” ha detto Trump nella conferenza stampa congiunta.

Peña Nieto s‘è preoccupato d’assicurare che il Messico non pagherà in ogni caso un muro di divisione. Ha fatto poi buon viso a cattivo gioco, concordando sul fatto che mettere in sicurezza la frontiera porterebbe vantaggi ad entrambe i Paesi. Ma ha ricordato i dati sull’emigrazione:

“L’immigrazioni clandestina dal Messico verso gli Stati Uniti ha raggiunto il suo picco circa 10 anni fa e da allora è diminuita costantemente fino ad essere a tutti gli effetti in negativo” ha spiegato il Capo dello Stato messicano.

Peña Nieto ha sottolineato l’importanza fondamentale di impedire l’afflusso di armi e finanziamenti in provenienza dagli Stati Uniti: molte vite potrebbero essere salvate da entrambe i lati della frontiera, ha detto, se si fermasse questo tipo di traffico.

Al inicio de la conversación con Donald Trump dejé claro que México no pagará por el muro.— Enrique Peña Nieto (@EPN) 31 agosto 2016

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