Vado al mare - Lo Stato Sociale

  • 8 anni fa
acquista da subito "turisti della democrazia", l'esordio de LO STATO SOCIALE su www.garrinchadischi.it

Vengono
da
Bologna,
macinano
sfrontatamente
tutto
in
un
vortice
di
beat,
rime
caustiche
e
melodie
vischiose
di
cui
non
ci
si
libera
facilmente.
Con
alle
spalle
solo
una
manciata
di
EP
e
avendo
fatto
girare
il
proprio
nome
soprattutto
online,
Lo
Stato
Sociale
è
diventato
un
caso.
Finalmente
esce
il
loro
primo
album.
Lo
stato
sociale
non
è
in
crisi,
semplicemente
non
è
più
al
suo
posto
perché
si
è
dato
allo
showbusiness.
Lo
vedete
andare
in
giro
per
la
penisola
con
un
pulmino
bianco
figlio
del
fordismo
con
il
nome
di
un
imperatore
romano.
Come
un
turista
della
democrazia.
Lo
ascoltate
mentre
grida
storie
e
pensieri.
Lo
osservate
agitarsi
e
raccontare
come
sia
finito
in
questa
situazione
e
vi
rendete
conto
che
dentro
ci
siete
anche
voi.
E
allora
vi
ammirate
nello
specchio
del
welfare
pop
e
scoprite
che
avete
i
brufoli
e
che
vi
vestite
male.
Non
preoccupatevi,
vestirsi
male
non
passa
mai
di
moda.
"Turisti
della
democrazia"
è
il
primo
LP
de
Lo
Stato
Sociale.
E'
un
disco
che
parla
-­‐
e
parla
molto
-­‐
di
pettinature
e
bar
dove
bere,
di
amici
e
di
nemici,
d'amore
e
non
amore,
di
storie
false
e
di
storie
vere.
La
stitichezza
come
grande
nemico,
i
camionisti
come
necessari
alleati
e
la
bellezza
come
fine
ultimo,
ma
sempre
nell'occhio
di
chi
guarda.
"Turisti
della
democrazia"
è
l'attesa
prova
sulla
lunga
distanza
della
formazione
bolognese
che
-­‐
dopo
un
rapido
reimpasto
della
lineup
-­‐
vede
i
5
regaz
riuscire
nell'unione
tra
il
tiro
dance
(grazie
alla
collaborazione
in
fase
di
produzione
con
Francesco
Brini
già
Pinktronix
e
Swayzak)
e
la
canzone
pop
d'autore.
La
poesia
del
cazzeggio
e
la
prorompenza
teatrale
che
li
hanno
contraddistinti
nei
quasi
150
live
in
due
anni
trovano
la
loro
dimensione,
più
strutturata
e
libera
al
contempo,
su
disco:
in
una
commistione
tra
pezzi
già
conosciuti
e
urlati
nella
contagiosa
euforia
dei
loro
concerti
e
completi
inediti,
tra
le
accelerazioni
in
pieno
stile
Soulwax
di
"Ladro
di
cuori
col
bruco"
e
le
dilatazioni
cuoricini-­‐step
di
"Seggiovia
sull'oceano",
"Maiale"
e
"Mi
sono
rotto
il
cazzo",
manifesto
di
una
generazione
con
un
luminoso
futuro
alle
spalle.
C'è
forza,
gioia
e
anche
rabbia
in
"Turisti
della
democrazia",
un
viaggio
fatto
di
passione
dentro
il
quotidiano
delle
vite
di
tutti,
con
una
sana
voglia
di
divertirsi
ma
anche
di
prendere
in
dote
quello
spirito
punk
che
non
ha
mai
avuto
paura
di
dire
in
faccia
le
cose
che
non
vanno.
Alberto
Cazzola
-­‐
basso
e
voce
Lodo
Guenzi
-­‐
chitarra,
tastiere
e
voce
Alberto
Guidetti
-­‐
Korg
Electribe
e
voce
Enrico
Roberto
-­‐
Virus
synthesizer
e
voce
Francesco
Draicchio
-­‐
Microkorg
e
voce
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