Gorizia - Fuga di metano, isolata cisterna in aeroporto (04.08.16)

  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Gorizia - Dodici ore. Per mezza giornata sarebbe dovuta restare chiusa l’autostrada A34 Gorizia-Villesse, a causa dell’emergenza innescata da un camion cisterna con targa macedone che perdeva ingenti quantità di gas metano.

Alla fine, però, dopo sette ore intense di lavoro da parte dei vigili del fuoco di Gorizia, l’asse autostradale è stata riaperta regolarmente al traffico.

All’una e mezza di lunedì si poteva già circolare regolarmente in entrambe le corsie di marcia. Non è stato, così, necessario “scaricare” le auto (e soprattutto i camion) lungo la viabilità secondaria, lungo i paesi dell’Isontino: un’eventualità che avrebbe causato disagi e proteste.

Ma se la circolazione è tornata ad essere regolare prima del previsto, sono continuate per l’intera giornata di ieri le operazioni dei vigili.

Il camion cisterna, con mille cautele, è stato “spostato” dall’autoporto della Sdag, dove era stato parcheggiato domenica pomeriggio, all’aeroporto “Duca d’Aosta” di Gorizia. Questa scelta ha permesso di riaprire al traffico l’autostrada: il piccolo scalo, oggi chiuso al volo perché si è in attesa della firma della convenzione fra società consortile e Enac, è più lontano dall’asse autostradale: inoltre, è più “adatto” a condurre operazioni delicate come quelle che hanno interessato il camion macedone.

In mattinata, il comando delle operazioni è stato assunto dal Nucleo Nbcr (Nucleare biologico chimico radioattivo) dei vigili del fuoco, giunto apprositamente da Marghera. L’unità specializzata ha proceduto con lo svuotamento di una parte del carico direttamente nell’aria. Poi, si è trattato di scegliere fra due opzioni: bruciare tutto il gas con modalità codificate e in tutta sicurezza o procedere con il trasbordo del metano dal mezzo in avaria ad un altro in perfetta efficienza. E nel tardo pomeriggio è stata scelta quest’ultima opzione.

Intanto, è stato “ricostruito” il probabile tragitto compiuto dal camion macedone. L’autocisterna sarebbe stata rifornita di gas metano a Barcellona. Poi, sarebbe giunta sino dalle nostre parti per raggiungere la Macedonia, la terra d’origine dell’autotrasportatore. Fortuna ha voluto che una pattuglia della polizia stradale, impegnata nei routinari controlli sul traffico, ha intercettato l’autocisterna che perdeva quantità ingenti di metano.

È stato in quel frangente che è scattato l’allarme rosso. Resta ancora da definire la causa dell’anomalia: potrebbe essersi trattato di una valvola difettosa ma non è escluso nemmeno che la cisterna sia stata riempita all’inverosimile, superando le quantità previste per legge. (04.08.16)

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