Porto Cesareo (LE) - Macchia mediterranea deturpata per far posto a un parcheggio (06.07.16)

  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Porto Cesareo (Lecce) - Macchia mediterranea completamente distrutta dal passaggio di autovetture, tagliata e persino incendiata di proposito per favorire la creazione di posti auto. E come se non bastasse, passaggi aperti attraverso le dune per consentire ai turisti di raggiungere comodamente dal parcheggio un noto stabilimento balneare di Porto Cesareo, in località “Torre Chianca”, a pochi passi dall’area interessata dai controlli della Guardia Costiera di Gallipoli che hanno acceso i riflettori sull’ennesimo schiaffo dato dall’uomo all’ambiente.

Nel corso di un sopralluogo, infatti, i militari hanno scoperto un’area di circa settemila metri quadrati che era stata adibita a parcheggio, in assenza di qualsiasi titolo abilitativo. Capire cosa è successo è semplice: per rendere il luogo di sosta “idoneo” a ospitare il maggior numero possibile di auto sono stati deturpati luoghi sottoposti a vincoli di natura paesaggistica, danneggiando l’habitat naturale (dato che la vegetazione è stata completamente estirpata), modificando la morfologia della duna ed impermeabilizzando il terreno con interventi di natura edilizia.

Fondamentale per capire come è cambiato con il tempo il paesaggio naturale della zona è stato il raffronto dell’attuale stato dei luoghi con le aerofotogrammetrie scattate con cadenza annuale dai velivoli ad ala fissa e rotante del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Attività specifica svolta proprio a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.

Come se non bastasse, lungo il “parcheggio” e sparsi sulle dune sono gli uomini della Guardia Costiera hanno trovato numerosi rifiuti abbandonati, alcuni addirittura speciali.

I “trasgressori” sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per aver operato in assenza di permesso di costruire, di autorizzazione paesaggistica, di valutazione di incidenza ambientale e di nulla osta in ordine al vincolo geologico presente in quell’area. Gli è stato inoltre contestato il reato di distruzione o deturpamento di bellezze naturali.

Sono in corso, da parte dei militari della Guardia Costiera di Gallipoli, a seguito di richiesta del Pubblico Ministero procedente, Dottoressa Paola Guglielmi, le operazioni di sequestro dell’area, in esecuzione del Decreto di sequestro emesso dal Giudice per le indagini preliminari, Dottor Michele Toriello. (06.07.16)

Consigliato