Bari - Spaccio di cocaina, sequestrati beni a dipendente Policlinico (17.05.16)

  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Bari - I finanzieri del comando provinciale di Bari hanno eseguito un provvedimento, emesso dal gip del Tribunale pugliese, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, finalizzato ad alcuni sequestri patrimoniali (beni mobili e immobili) nei confronti di Domenico Sifanno, 38 anni, tratto in arresto nel 2015 per detenzione e spaccio di cocaina e condannato per direttissima.

500mila euro il valore complessivo dei beni sequestrati, ritenuto frutto degli illeciti guadagni accumulati nel tempo. Il sequestro scaturisce dalle indagini svolte nel 2014 e 2015 dalle Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria di Bari in relazione al “monitoraggio” ed alla ricostruzione (con telecamere nascoste e intercettazioni audio-video) di numerose cessioni di cocaina verso “clienti” assuntori abituali e non.

Il “servizio” in favore dell’utenza era continuativo, ed anche “a domicilio”, in quanto Sifanno svolgeva l’attività illecita durante il proprio turno lavorativo come dipendente dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari, addetto alla postazione di “sorveglianza” del reparto di Otorinolaringoiatria universitaria, nell’ambito del citato nosocomio cittadino, non esitando ad abbandonare sistematicamente la propria postazione di vigilanza, lasciandola incustodita, per effettuare cessioni di sostanza stupefacente.

Il rilevatore elettronico marcatempo, con riferimento al calcolo degli orari di entrata ed uscita, veniva così costantemente eluso dal dipendente, che ora dovrà anche rispondere di interruzione di pubblico servizio, falso e truffa aggravata ai danni dell’Ente ospedaliero.

Dall’incrocio dei dati acquisiti nel corso delle indagini, i finanzieri hanno annotato che, su circa 100 giornate “lavorative”, in ben 90, il “pusher” professionale si è allontanato dal proprio posto di lavoro, determinando un danno all’ente pubblico – non solo per il disservizio creato ma anche economico – pari a circa 4mila euro per emolumenti corrisposti e ore di straordinario non dovute: quantificate circa 221 ore di assenza. (17.05.16)

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