Bambini siriani in Libano: una generazione di apolidi senza diritti
  • 8 anni fa
50 mila bambini siriani clandestini e apolidi: è la stima dell’Onu per il solo Libano, paese che ospita il maggior numero di profughi pro capite al mondo, ma che non è firmatario della Convenzione di Ginevra sui rifugiati: l’installazione di campi Onu non è quindi autorizzata.

Dal 2011, 70 mila piccoli siriani sono nati qui, per la maggior parte non sono stati registrati. Come Nour, sette mesi di vita.

“Un bambino non registrato rimarrà apolide, qui e in Siria, – spiega la madre di Nour -. Se non possiamo registrarla qui, è un problema. Se andiamo in Siria e ci fermano per strada, non possiamo dimostrare che è nostra figlia. È un problema, perché anche se andiamo in Siria non è riconosciuta. È questo il nostro problema”.

Un problema che costringe la famiglia di Nour, come molte altre, all’esilio. Perché se provano ad attraversare la frontiera senza registrazione, rischiano di essere separati: la piccola resterebbe in Libano, non essendoci prova che sia figlia loro.

Ecco allora
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