Petrolio, intesa Russia-Arabia Saudita per congelare la produzione
  • 8 anni fa
Un primo passo. Così gli esperti commentano l’intesa raggiunta a Doha da Russia, Arabia Saudita, Qatar e Venezuela sul congelamento della produzione di petrolio ai livelli di gennaio.

Un piano ancora sulla carta ma che, secondo Riad, rappresenta l’avvio di un processo per far risalire il costo del greggio (oggi crollato a 30 dollari) a livelli ritenuti accettabili dai bilanci statali.

“Non vogliamo turbolenze nei prezzi”, ha detto il ministro saudita Ali al-Naimi. “Ma non vogliamo nemmeno una riduzione dell’offerta. Quello che vogliamo è soddisfare la domanda e vogliamo un prezzo del petrolio stabile”.

Forte la delusione dei mercati, che speravano in un vero e proprio taglio coordinato tra Opec e produttori esterni al Cartello e che, alla diffusione dei dettagli, hanno bruciato i guadagni visti nel prezzo al barile.

L’intesa, in effetti, farà poco o nulla per ridurre l’attuale surplus globale (l’offerta supera la domanda), dato che proprio a gennaio Arabia Saudita e Russia, i
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