Aung San Suu Kyi dal carcere al Parlamento: vita e battaglie di un Nobel per la Pace

  • 8 anni fa
Quando Aung San Suu Kyi ritira il Nobel per la Pace, nel giugno del 2012, sono già passati quasi 11 anni dal momento in cui le era stato assegnato. Anni che ha in buona parte trascorso agli arresti domiciliari.

“Quando mi guardate e mi ascoltate, per favore non dimenticate una verità già più volte ripetuta – l’appello lanciato da Aung San Suu Kyi al momento di ritirare il Nobel -: anche un solo prigioniero di coscienza è già uno di troppo”.

Nel ’91 sono il marito e i figli a ritirare il Premio, che il Comitato del Nobel le ha assegnato “per la sua lotta non violenta per democrazia e diritti umani”.

Di ritorno in patria tre anni prima, dopo gli studi all’estero, Aung Suu Kyi fonda la Lega Nazionale per la Democrazia e viene arrestata una prima volta nel 1989. Proprio in quei mesi si moltiplicano le proteste contro il regime di Ne Win, ma la giunta militare reprime ogni contestazione.

Alle elezioni del 1990 il partito fondato da Aung San Su Kyi ottiene la maggioranza assoluta

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