Gioia Tauro (RC) - Sgominata pericolosa banda di rapinatori, 9 arresti (25.02.15)
- 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Gioia Tauro (Reggio Calabria) - A conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, la Polizia di Reggio Calabria ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di nove presunti appartenenti ad un’organizzazione criminale artefice di una lunga serie di rapine a mano armata nei confronti di autotrasportatori di furgoni e di mezzi pesanti, farmacie, uffici postali, cacciatori e distributori di carburante.
Le indagini, condotte per lunghi anni dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano, e dal commissariato di Gioia Tauro, diretto dal vicequestore aggiunto Angelo Morabito, hanno consentito di ricostruire il ruolo di ogni singolo soggetto e di individuare le basi logistiche utilizzate per la custodia delle armi e la latitanza di capi ed affiliati del pericoloso sodalizio.
Secondo quanto ricostruito, la banda organizzava delle vere e proprie “squadre d’assalto” per compiere i propri "colpi", armate di mitra e fucili a canne mozze. Alla banda vengono attribuite una trentina di rapine compiute dal 2009 ad oggi nel tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria che attraversa la Piana di Gioia Tauro contro conducenti di Tir ed automobilisti ed uffici postali, farmacie e distributori di carburante del comprensorio.
I camionisti, in particolare, venivano bloccati dai rapinatori mentre percorrevano l’autostrada o arterie interne e costretti a raggiungere a bordo dei loro mezzi luoghi isolati
dove i tir venivano svuotati del loro carico, mentre i conducenti, sotto la minaccia delle armi, erano tenuti sotto sequestro.
Gli investigatori hanno anche scoperto i depositi dove la banda nascondeva le armi utilizzate per compiere le rapine. (25.02.15)
Le indagini, condotte per lunghi anni dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano, e dal commissariato di Gioia Tauro, diretto dal vicequestore aggiunto Angelo Morabito, hanno consentito di ricostruire il ruolo di ogni singolo soggetto e di individuare le basi logistiche utilizzate per la custodia delle armi e la latitanza di capi ed affiliati del pericoloso sodalizio.
Secondo quanto ricostruito, la banda organizzava delle vere e proprie “squadre d’assalto” per compiere i propri "colpi", armate di mitra e fucili a canne mozze. Alla banda vengono attribuite una trentina di rapine compiute dal 2009 ad oggi nel tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria che attraversa la Piana di Gioia Tauro contro conducenti di Tir ed automobilisti ed uffici postali, farmacie e distributori di carburante del comprensorio.
I camionisti, in particolare, venivano bloccati dai rapinatori mentre percorrevano l’autostrada o arterie interne e costretti a raggiungere a bordo dei loro mezzi luoghi isolati
dove i tir venivano svuotati del loro carico, mentre i conducenti, sotto la minaccia delle armi, erano tenuti sotto sequestro.
Gli investigatori hanno anche scoperto i depositi dove la banda nascondeva le armi utilizzate per compiere le rapine. (25.02.15)