Messico: confessano i 3 sicari. I 43 studenti "desaparecidos" uccisi e bruciati.

  • 10 anni fa
Questi sacchi sono tutto ciò che resta di loro. Era il 26 settembre quando 43 studenti di un liceo di Igauala, nello stato di Guerrero, nel sud del Messico, scomparvero, rapiti dalla polizia locale in combutta con una gang di narcotrafficanti. Il procuratore generale ha svelato la loro orribile fine: i 43 desaparecidos sono stati uccisi da 3 sicari del gruppo narco, identificati ed arrestati e che hanno confessato, e i loro corpi sono stati bruciati in una discarica. La versione non convince le famiglie. I resti recuperati saranno inviati a un laboratorio austriaco specializzato nell’analisi del Dna per l’identificazione.
Questa madre parla per tutti: “Come genitori e famiglie dei ragazzi vogliamo dire che non accettiamo la dichiarazione rilasciata dal procuratore perchè lui stesso ha detto che non c‘è alcuna certezza. Quello che vogliamo adesso sono le prove. Solo nel momento in cui noi come genitori e famiglie saremo certi che quello che dice il procuratore è la verità, allora accetteremo i risultati, qualunque essi siano”.
Il presidente messicano Pena Nieto si è rivolto proprio alle famiglie. “Ai genitori, e agli amici degli studenti voglio esprimere la mia solidarietà il totale supporto della mia amministrazione.
Le indagini andranno avanti finchè tutti i colpevoli saranno puniti come prevede la legge”.
Nei giorni scorsi nell’ambito delle indagini erano stati arrestati il sindaco di Igauala e la moglie, considerati i mandanti della strage e implicati nel narcotraffico. Quando sono stati prelevati, gli studenti manifestavano contro l’amministrazione locale.

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