ADAGIO IN DO MINORE (Giovanni Marradi)

  • 10 anni fa
PRESTO PRESTO GIROTONDO
Vorrei tornare indietro per un momento
e se chiudo gli occhi ci riesco ancora...
Posso sentire odori e voci che non si son sbiaditi
e che il mio tempo non ha saputo cancellare
come un sogno da ragazzino ad inseguire chissà cosa
mentre la Luna si faceva bella
nonostante lo sbarco degli americani
sembrava una sposa addormentata sul mare
e non ancora violentata.
Le reti dei pescatori sembravano fantasmi di coralli
una canzone alla radio che cantavo
e qualche fotografia già ingiallita
io che volevo diventare chissà cosa
e che poi non son diventato niente
io che volevo cambiare il mondo
e poi il mondo ha cambiato me
io che volevo avere tutto e in fretta
in bagni di silenzio o euforia
che ho solo un cuore in compagnia
adesso che non sa dimenticare.
Ballerino incosciente
che crede ancora che non c’è trucco o sortilegio
presto presto girotondo
fammi vedere com’è bello o falso il mondo,
dimmelo adesso che sei ancora in tempo
che vale la pena sempre di rischiare
che in fin dei conti si può ancora volare
anche con due ali spezzate.
E tu che amore sei?
Lo sai che io ci ho fatto sempre a pugni con i sentimenti...
Un corpo sì ma un cuore non tradisce mai
io che ci ho sempre creduto più di te.
Tu che amore sei e vuoi?
Dimmelo se ci credi sempre
o è davvero una finta la tua.
Cazzate di aforismi, scrittori, poeti e ciarlatani
gli amori non durano un’eternità
è un falso alibi per illudersi felicità
o forse è solo un desiderio per dormire meglio la sera
per far pace con se stesso e con il mondo intero.
Presto presto girotondo
fammi vedere com’è bello o falso il mondo.