Romania, processo storico contro l'ex capo di un carcere di regime

  • 10 anni fa
Si è aperto davanti alla corte di appello di Bucarest il primo processo mai intentato in Romania contro l’ex responsabile di una prigione comunista.

A quasi 89 anni, Alexandri Visinescu deve rispondere di crimini contro l’umanità per il trattamento che impose ai detenuti nella prigione di Ramnicu Serat, da lui diretta tra il 1956 e il 1963.

Nicoleta Eremia, vedova di uno di quei detenuti, dice di aver trasmesso al tribunale i documenti firmati da Visinescu con i quali disponeva il regime di isolamento e di carcere duro. “Per innumerevoli giorni – afferma – mio marito non ricevette cibo”.

Dopo la lettura dei nomi dei testimoni e delle parti civili, il processo è stato aggiornato al 22 ottobre. Andrei Murar, ex presidente dell’Istituto romeno di ricerca sui crimini del regime comunista, sostiene che “un crimine resta un crimine, anche se è passato del tempo. Questo processo è importante per la società romena – aggiunge – perché mostra la dimensione dei crimini commessi dal regime negli anni Cinquanta e Sessanta”.

Si stimano a più di 600mila i prigionieri politici finiti in carcere durante il regime. Secondo le parti civili, almeno 14 detenuti morirono a causa delle torture inflitte a Ramnicu Serat.

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