Pensionati tartassati dalle tasse, anche a Rimini sindacati in mobilitazione

  • 10 anni fa
Un autunno caldo per i sindacati, in vista dell'apertura di un tavolo di discussione con il governo sul tema del welfare. A Rimini, come in tutta Italia, convocazione di assemblee straordinarie di Cgil, Cisl e Uil per informare e confrontarsi con i pensionati. E' urgente infatti - rilevano i sindacati in una nota congiunta - sostenere i ceti più deboli e spostare quote di reddito da chi ha di più a chi ha di meno.

Dito puntato sulla riforma Fornero, che secondo i sindacati ha prodotto un sistema previdenziale iniquo e più rigido, con ingiustizie pesanti verso giovani e donne. Il problema degli esodati, ma non solo. Gli stessi pensionati continuano a perdere potere d'acquisto, incidendo sulla crescita zero del paese.

I sindacati chiedono al governo di intervenire in maniera incisiva sull'evasione fiscale, per recuperare risorse, al fine di ridurre la pressione fiscale per lavoratori e pensionati e per estendere a quest'ultimi il famoso bonus degli 80 euro. Ai pensionati, ma anche alle partite Iva e agli iscritti alla gestione separata dell'Inps. Secondo i dati del quotidiano "Il sole 24 ore", a Rimini è stimata un'evasione fiscale al 15%, circa 1 milione e 300.000 euro. L'86,7% della contribuzione Irpef proviene dalle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e dalle pensioni, un carico fiscale troppo elevato.

Nella fase di crisi attuale - concludono i sindacati - non sarà facile né scontato ottenere risultati significativi. Ad ogni modo viene richiesta una massiccia partecipazione alle assemblee straordinarie di settembre dei pensionati, "per dare forza a richieste di equità e giustizia".

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