Siria: raid aerei USA ma solo autorizzati da Damasco

  • 10 anni fa
L’esercito siriano ha reagito con pesanti
bombardamenti alla presa dell’aeroporto di Tabqa da parte dei miliziani dello Stato Islamico.

Negli scontri per il controllo della base aerea, durati ben sei giorni, avrebbero perso la vita almeno 500 persone, fra cui 170 soldati.

Lo scalo del governatorato di Raqqa, nel nord del Paese, rappresentava l’ultima sacca di resistenza dell’esercito regolare contro gli islamisti.

Intanto non si è fatta attendere a lungo la reazione ufficiale di Damasco alla possibilità di un’azione militare condotta da Stati Uniti e altre potenze occidentali in territorio siriano. Il ministro degli Esteri Walid al-Moualem ha chiarito che eventuali raid aerei stranieri dovranno ricevere preventivamente il nulla osta della Siria:

“Per prima cosa voglio dire che promuoviamo la cooperazione e la coordinazione con chiunque. L’obiettivo è prevenire qualsiasi aggressione contro la Siria. Secondo: vogliamo prevenire qualsiasi incomprensione perché noi abbiamo la nostra forza aerea e vogliamo evitare qualsiasi azione indipendente dalla nostra coordinazione”.

Walid al-Moualem ha aggiunto che il blitz per liberare il giornalista statunitense James Foley, ucciso poi dall’IS, non sarebbe fallito se Damasco e Washington avessero collaborato.

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