Iraq: un sabato con almeno tre attacchi. Decine i morti

  • 10 anni fa
Aperta un’inchiesta in Iraq dopo la l’attacco contro una moschea sunnita che ha fatto circa 70 morti nella provincia di Diyala, al nord est di Baghdad.

Secondo le autorità irachene, si sarebbe trattato di rappresaglia per un attentato compiuto in precedenza contro volontari sciiti, arruolati per combattere i jihadisti
sunniti.

Il crimine è stato talmente efferato che addirittura un noto leader delle milizie sciite è intervenuto per condannarlo: “Ciò che è accaudto è un crimine nel pieno senso della parola. È una cosa indifendibile. C’erano donne e bambini nella moschea. È stata una cosa barbara e noi non possiamo fare altro che condannarla”

I sospetti vanno ovviamente verso Isis, lo stato islamico del Levante che dilaga nel nord del Paese.

La gente comune non ha dubbi: “Ci sono persone malvage, delinquenti che cercano di distruggere la società irachena. Quelli che lo fanno non sono iracheni, ne sono certo”

La situazione non accenna a migliorare. Una bomba è esplosa nel pomeriggio ad Erbil, città curda, altri due ordigni sono saltati in aria a Baghdad e Tikrit. Decine i morti.