A Lisbona la radiochirurgia col gps che "mira" al tumore

  • 10 anni fa
Sono tanti i malati di cancro che vengono alla Fondazione Champalimaud di Lisbona per poter usufruire delle ultime tecnologie in fatto di radio-chirurgia.

In questo centro si applicano radioterapia e radiochirurgia ad alta precisione. Il paziente viene messo in questa macchina denominata “acceleratore lineare”, che indirizza un fascio di protoni attraverso il tumore, una versione più moderna dei raggi x.

Il fascio di protoni agisce come una lama virtuale che taglia il tumore. Con un’accuratezza senza precedenti: il fascio è in grado di colpire con una precisione una superficie inferiore al millimetro. Ciò consente di accelerare il trattamento, tanto che per alcuni tumori bastano poche sedute.

La Fondazione Champalimaud è una organizzazione no-profit, focalizzata sulla ricerca e il trattamento del cancro. Nel 2014 si calcola che 15.000 pazienti verranno curati qui, per diverse tipologie di tumore. Uno dei più diffusi è quello alla prostata, di cui ogni anno si ammalano in 400.000 nell’Unione Europea, con una mortalità del 20 per cento.

Carlo Greco è un radioterapista che ha lavorato in Italia e negli Stati Uniti, prima di approdare a Lisbona, dove sperimenta nuove tecnologie per migliorare la precisione dei macchinari. Come un lontano parente dei navigatori satellitari.

Mostra su uno schermo “un sistema di tracciamento, simile al gps. Ci dice cosa sta succedendo, come viene erogato il trattamento. Ci permette di seguire il movimento e correggerlo, in modo che il raggio colpisca il punto preciso. La prostata è attraversata dall’uretra, che trasporta l’urina. Con la nostra tecnica di tracciamento possiamo evitarla, riducendo al minimo gli effetti collaterali”.

In altri laboratori che euronews ha visitato, i ricercatori effettuano studi sui tumori ai polmoni. Anche per essi ci sono circa 400.000 nuovi casi all’anno in Unione Europea, ma con una mortalità assai più alta: l’85 per cento.

Le tecnologie utilizzate per i differenti tumori sono basate sugli stessi principi.

“Prima di effettuare – spiega ancora Greco – il trattamento, realizziamo una tac del paziente nella posizione in cui subirà il trattamento stesso. Vediamo il volume e la forma dell’obiettivo. La prostata, in questo caso”.

La tecnologia applicata consente anche di ridurre i costi.

“Ci sono vantaggi economici, perché possiamo ridurre significativamente il numero di sedute. Normalmente trattiamo il cancro alla prostata in cinque sedute. Alcune patologie vengono trattate in una sola seduta, vale a dire esponendo il tumore alle radiazioni una sola volta, con enormi vantaggi in termini di costi e di benessere per il paziente”.

Nei giardini della fondazione troviamo Jose, malato di cancro alla prostata in forma lieve. Il suo tumore ha potuto essere trattato in una sola seduta.

“Mi è stato diagnosticato – racconta – un tumore maligno alla prostata. quindi mio figlio è venuto qui a Champalimaud e ha fissato un appuntamento per me. Mi hanno detto che dovevo sottopormi a una seduta di radiochirurgia. È stato come fare una radiografia. Non ho avuto dolore né disagi. E ora mi sento bene”.
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Non tutti hanno la stessa fortuna di Jose. Alcune forme di cancro sono ancora molto difficili, se non impossibili da trattare. Ma la radiochirurgia ad alta precisione è un importante strumento per migliorare ulteriormente le cure.

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