Sulle strade riminesi 439 morti in 12 anni, come un paese venuto a meno

  • 10 anni fa
Il 23 maggio è stato presentato nella sede della Provincia di Rimini il report dell'Ufficio di statistica sui sinistri avvenuti lungo la fascia 2001-2013. I dati evidenziano risultati importanti sul fronte della prevenzione dell'infortunistica stradale: - 39,6% di incidenti, - 71,2% di vittime, - 41,5% di feriti. Meno mortalità e basso numero di incidenti in rapporto alla popolazione. Nel periodo 2001-2013 i decessi sono stati 439. Una nota negativa riguarda le categorie stradali cosiddette deboli: dal 2001 al 2013 sono deceduti 53 ciclisti, 96 pedoni e 159 motociclisti.
Il calo è soprattutto dovuto a cambiamenti culturali e legislativi (patente a punti) ma un ruolo lo hanno avuto anche gli interventi di manutenzione e riqualificazione delle strade riminesi in termini di sicurezza. Il presidente della Provincia Vitali - spiega - da adesso in poi questa leva diventi incerta: sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà (finanziarie e dovute al patto di stabilità) degli enti locali a garantire anche le semplici asfaltature e gli sfalci dell'erba, le strade sono sempre più ammalorate.

La categoria delle strade più pericolose è quella comunale (1804 di cui 8 mortali) seguita dalle Statali ( 335 incidenti di cui 1 mortale) e Provinciali (323 incidenti di cui 5 mortali) chiude la classifica il tratto riminese dell'A14 che ha visto 31 sinistri di cui 3 mortali. L'incidentalità divisa per i vari comuni della provincia vede, con 1174 sinistri, Rimini seguita da Santarcangelo (90) e Cattolica (89) mentre, per quanto riguarda la mortalità Rimini è sempre al primo posto con 9 decessi seguita da Misano (2) e Coriano, Montegridolfo, Santarangelo (1).