Ucraina, ultimatum del governo di Kiev ai filorussi: basta disordini o useremo la forza

  • 10 anni fa
Kiev lancia l’aut aut ai filorussi che protestano nella parte orientale dell’Ucraina. Il ministro dell’interno Arsen Avakov dà 48 ore di tempo per mettere fine ai disordini. Se la politica di conciliazione con i militanti separatisti dovesse fallire, si passerà all’uso della forza. A Lugansk, nell’est dell’Ucraina, gli insorti filorussi occupano ancora la sede dei servizi segreti e rinforzano le barricate. Questo è ora il cuore della resistenza filo-Mosca.

“Questa è l’ultima chance. Kharkiv è persa, Donetsk anche, Mykolaiv è stata persa molto tempo fa, Odessa è quasi persa. Noi siamo l’ultima speranza per tutta l’Ucraina”, grida il leader degli attivisti.

A Kharkiv è stato, infatti, liberato il palazzo della regione. Le occupazioni dei dimostranti filo-russi proseguono, invece, a Dontesk, la capitale industriale del Paese, dove i militanti avevano proclamato la creazione di una “Repubblica popolare” indipendente dal controllo di Kiev.

“Volgiamo la libertà, vogliamo la nostra Repubblica di Donetsk per unirci a tutti coloro che sognano la stessa cosa,” dice una residente. “Donetsk deve restare una città dell’Ucraina, noi amiamo profondamente la nostra Ucraina”, sostiene un’altra.

Sono al lavoro, intanto, le potenze occidentali per un nuovo vertice sulla crisi ucraina. Ma il clima diplomatico è incandescente, con Berlino che accusa Mosca di “Far poco per allentare tensione” e Putin che minaccia una nuova “guerra” energetica.

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