La Svizzera ha fatto autogol, commentano i ministri degli Esteri europei

  • 10 anni fa
Dalla Svizzera una doccia fredda per i ministri degli Esteri europei che a Bruxelles hanno criticato duramente il risultato del referendum sull’immigrazione. Un risultato che secondo il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier, rischia di andare contro gli stessi interessi della repubblica elvetica, “perché – ha spiegato- La Svizzera vive sulla sua reputazione di paese aperto nel mezzo dell’Europa. Inoltre il successo economico della Svizzera negli ultimi anni è dipeso dall’immigrazione qualificata dai paesi europei vicini”.

La scelta di limitare l’immigrazione potrebbe avere dunque conseguenze nei rapporti bilaterali tra la Svizzera, che fa parte dello spazio Schengen, e i suoi partner europei come spiega il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn: “Non si puo’ da una parte avere un accesso privilegiato al mercato interno europeo e dall’altra diluire la libera circolazione- sono due questioni legate”

Un referendum che rischia di accendere vive tensioni in tutt’Europa, commenta Frédéric Bouchard, redattore capo del nostro ufficio a Bruxelles: “Dicendo no alla libera circolazione delle persone, la Svizzera si è data la zappa sui piedi, perché rimette in dubbio gli accordi bilaterali firmati con l’Unione europea dopo lunghissimi negoziati, secondo la causa della ghiottina, basta rimettere in dubbio un accodo per far crollare tutti gli accordi bilaterali. Ma questo risultato è anche un avvertimento per l’Unione europea, il voto svizzero va a sostegno delle scelte xenofobe e populiste di alcuni stati membri e di alcuni partiti politici, a 100 giorni dalle elezioni europee”