A Kiev tutto è bloccato. Solo la crisi galoppa e trascina il Paese a fondo

  • 10 anni fa
A Kiev è tutto fermo. Bloccata la situazione politica. Bloccata quella economica, con un rischio incombente di fuga di capitali e di chiusura dei depositi bancari. Blocco del prestito di oltre undici miliardi di euro da parte di Mosca all’asfittica economia locale. E sono anche bloccate le strade, presidiate non solo dalla polizia, ma anche dalle forze dell’autodifesa.

Sono gruppi paramilitari che presidiano il centro città. Per adesso sono sotto controllo, ma le cose potrebbero cambiare come afferma minacciosamente un manifestante: “Ci stancheremo alla fine, così come si stancherà l’Ucraina. Per ora non ci sono risultati. Speriamo che i politici capiscano che siamo stanchi di essere sotto il giogo di Mosca”.

Ciò che non conosce stanchezza è invece la crisi valutaria del Paese. Crisi e deficit delle partite correnti rischia davvero di portare il Paese non sull’orlo, ma dentro il baratro.

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