Crisi ucraina. Yanukovich vola da Putin prima di rientrare a Kiev.

  • 10 anni fa
Migliaia di dimostranti occupano ancora la piazza principale di Kiev, il municipio della capitale ucraina e diversi altri edifici pubblici.

Malgrado la crisi, il presidente Viktor Yanukovich, prima di rientrare in patria dalla Cina, fa uno scalo a Sochi, per parlare con l’omologo russo Vladimir Putin.

Una provocazione per i militanti filo europei che protestano per la mancata firma di un accordo di associazione con Bruxelles dovuta, accusano, alle pressioni russe.

Il premier ucraino Mykola Azarov si è detto d’accordo nell’aprire un’inchiesta sul comportamento della polizia. “Se invece sono le dimissioni del presidente quello che chiedete – ha detto Azarov rivolgendosi ai manifestanti – allora questo è impossibile, è una richiesta incostituzionale”.

Intanto Eugenya Timoshenko, la figlia della leader dell’opposizione ha detto che sua madre, dal carcere ha acconsentito a dare retta ai manifestanti e dunque Youlia Timoshenko ha interrotto lo sciopero della fame:

“La sua protesta era in solidarietà con il movimento. Ora mia madre non è più in sciopero della fame”.

Chi è sceso in piazza teme l’abbraccio troppo stretto con Mosca, che vuole mantenere l’Ucraina nel proprio girone ed è intervenuta pesantemente per influenzare la decisione del governo di Kiev.

Il premier russo Dmitri Medvedev ha definito la partecipazione di politici europei alle manifestazioni di Kiev “un’interferenza negli affari interni del Paese”.

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